Con l’approvazione del Bilancio regionale per il 2011, si conferma l’introduzione dell'imposta regionale sulla benzina, pari a Euro 0,0256 per litro per un gettito annuo previsto di circa 8 milioni di euro. Detto aumento è naturalmente soggetto ad IVA del 20% (imposta su imposta).
In compenso, aumentano i pedaggi autostradali, con in testa l’Autostrada dei Parchi, e ne sorgono di nuovi come sull’asse attrezzato Chieti-Pescara, ma il Presidente della Regione fa buoni propositi nel messaggio di fine anno:
“non era più possibile che l'Abruzzo avesse 35 ospedali tra pubblici e privati, spesso cloni gli uni degli altri, a distanza ravvicinata, alcun dei quali con casistiche assai limitate, con alto numero di ricoveri impropri, con un numero elevatissimo di primari in pianta organica e, a sentire gli esperti, anche rischiosi per i pazienti. Il mantenimento di un tale Titanic assorbiva tutte le risorse invece di impiegarle nella qualificazione dei nostri ospedali principali attraverso investimenti in apparecchiature diagnostiche e tecnologia medica.
Non era più possibile che avesse una sanità privata senza regole e senza controlli.
Non era più possibile che l'Abruzzo avesse le Comunità Montane a livello del mare, né che avesse un numero di dirigenti esorbitante rispetto ad altre Regioni, né società di ingegneria regionali, aziende territoriali regionali, società partecipate come Abruzzo Engineering, il cui unico scopo era rispondere alle esigenze clientelari della politica.
Né era più possibile che i membri del parlamento regionale avessero una indennità vitalizia vantaggiosissima rispetto a tutti gli altri.
Né era possibile che si finanziassero sulle spalle degli abruzzesi sedi all'estero, corsi di formazione inutili, società di capitali operanti nello sport professionistico, enti di ricerca e progetti di ricerca auto-referenziali la cui "ricerca" non aveva prodotto applicazioni tecnologiche né citazioni o riconoscimenti internazionali.
Non era più possibile, infine, che per anni l'Abruzzo avesse speso, ogni anno, dal 50 al 100 per cento in più di quello che avrebbe potuto permettersi per "accontentare" corporazioni e "territori" con l'effetto di indebitare le nuove generazioni di abruzzesi e sottraendo loro, ai giovani, ogni volta che lo si faceva, quote di futuro e di speranza”.
Perchè non si fanno i pedaggi autostradali a tariffa oraria, cioè differenziati per periodi di percorrenza?
RispondiEliminaNel 2004 c'è stato un tentativo:
RispondiEliminahttp://archiviostorico.corriere.it/2003/agosto/03/Autostrade_via_pedaggio_per_fasce_co_0_030803052.shtml
Oggi, le Autostrade italiane hanno una differenziazione di tariffa per il carpooling:
http://www.autostradecarpooling.it/come