martedì 30 agosto 2011

Vince ancora la casta

Salve le “poltrone” dei politici nelle province e nei comuni, salvo anche il loro potere di spesa con l’eliminazione dei tagli alla spesa pubblica, salvi anche i benestanti e i ricchi per la scomparsa del contributo di solidarietà, ma soprattutto i calciatori.

Chi paga è solo il solito cittadino senza volto. Questa volta è quello prossimo alla pensione che dovrà rinviare di almeno, 5 anni gli uomini e 4 le donne, la pensione (ancora per più anni quelli che hanno frequentato corsi di laurea più lunghi).

Tutti d’accordo, nei 150 anni dall’Unità d’Italia, lo Stato, pure governato da una coalizione di destra che fa vanto il riferimento a valori patriottici,  disconosce tranquillamente il valore del servizio obbligatorio di leva.

Questi “politicanti” dimostrano di essere dei veri patrioti, loro vanno in pensione a 55 anni con un versamento minimo di circa due anni e ai comuni cittadini, non solo chiedono di andare in pensione a 65 anni con 40 anni di contribuiti, ma disconoscono anche quelli già versati per il militare e per il corso di laurea.

Al patriota, come chiarisce Wikipedia, si richiede … di anteporre gli interessi della nazione anche ai propri ed a quelli dello stesso gruppo di appartenenza.

I nostri politici invece dimostrano di essere degli stranieri (contrario di patriota), infatti, in maniera retroattiva, ai quei “fessi – sinonimo di italiani” che volenti o nolenti hanno obbligatoriamente "regalato" un anno della propria vita alla nazione, si dice che è un anno perso, che non vale nulla. Si toglie l’anno di contribuzione dopo che l’hanno anche riscattato.

La beffa riguarda soprattutto i più anziani, quelli che rientrano nel sistema retributivo del calcolo della pensione che vengono truffati dallo Stato italiano: i versamenti effettuati per il riscatto non valgono più a nulla.
E quei “cretini” del laureati e specializzandi, è meglio che se ne vadano altrove, in Italia non li vogliamo più ci bastano i maturandi che almeno possono andare a lavorare prima, versare i contributi e non concorrere alla formazione della “nuova” classe dirigente, lasciando spazio ad una sorta di nepotismo politico (cfr. figlio di Bossi, figlio di Di Pietro, moglie di quello, nipote di quell'altro, ecc.).

SI ATTENDONO CORRETTIVI!!! In agguato contenziosi giudiziari e possibili illegittimita costituzionali.

Il commento dell'economista Elsa Fornero, riportato da La Stampa è il seguente: "norma meschina e estemporanea che introduce un principio di penalizzazione nei contronti degli uomini per il riferimento alla leva militare. E' una ulteriore occasione mancata per una riforma, quello del contributo pro-rata davvero equa".  

Sul 38 la maleducazione viaggia gratis

L'articolo apparso su "Il Tempo" del 26 agosto sottolinea un malessere dei cittadini pescaresi che le Amministrazioni pubbliche e quelle preposte alla sicurezza non riescono a risolvere.

martedì 9 agosto 2011

Pensioni d’oro e Manovra estiva

Il prelievo deciso dal Governo nella Manovra estiva è quantomeno vergognoso!

Il cosiddetto contributo perequativo si applica da settembre a coloro che percepiscono almeno 90.012,00 euro lordi, cioè circa 58.000,00 netti pari a circa 4.470,00 euro al mese oltre la tredicesima.

Lo stesso importo della pensione sociale, però lorda ed annua (è di € 343,9 quella lorda mensile).
In altre parole, sono le pensioni che relativamente pochi individui percepiscono e che potrebbero soddisfare le stesse esigenze di 20 pensionati sociali o di 15 pensionati minimi (€ 467,43 lorda mensile).

Bene, questi poveretti dovranno contribuire con almeno 7 euro l’anno, poiché il contributo di 12 euro è pure deducibile dall’IRPEF.

Gli italiani ed in particolare i pensionati sociali e quelli minimi ringraziano per l’elemosina.

martedì 2 agosto 2011

Nuova tassa per le bevande

Le bibite contenute in bottiglie di plastica rischiano di costare 1,5 centesimi in più, per finanziare le auto elettriche.

L’articolo di ItaliaOggi, che riporta la notizia, cita anche una riflessione di Matteo Pantaleoni degna di nota:

Qualunque imbecille può inventare e imporre tasse.
L'abilità consiste nel ridurre le spese, dando nondimeno servizi efficienti, corrispondenti all'importo delle tasse; fissare le tasse in modo che non ostacolino la produzione e il commercio o per lo meno che lo danneggino il meno possibile”.